L’estrazione di un serbatoio con verifica ambientale è la definitiva rimozione di una cisterna interrata dismessa. Si tratta una tipologia di intervento per la quale viene richiesto un preciso iter da seguire, dalle fasi preliminari di valutazione ed analisi fino al ripristino del sito.

Un serbatoio interrato dismesso, se non è previsto un suo riutilizzo per qualche applicazione, è un rifiuto ai sensi dell’art. 183 comma 1 lettera a del D.Lgs. 152/2006 e deve essere rimosso, salvo che la lavorazione non comporti problemi di stabilità di manufatti soprastanti o che il proprietario intenda riutilizzarlo per altri scopi.

Le procedure per una corretta dismissione sono:

  1. Svuotamento e pulizia interna del serbatoio
  2. Verifica della tenuta stagna dei serbatoi
  3. Comunicazione della dismissione del serbatoio
  4. Certificazione “gas-free” che attesti l’operatività in condizioni di sicurezza
  5. Rimozione del serbatoio e avvio a smaltimento di tutta l’impiantistica connessa
  6. Eventuale pulizia del fondo scavo prima dell’esecuzione del campionamento
  7. Campionamento dello scavo, con prelievo di campioni nei punti con evidenze organolettiche o criticità, in contradditorio con le Autorità di controllo. In genere sono previsti campioni di terreno rappresentativi dei cigli e del fondo scavo con ricerca di idrocarburi; nel caso in cui sia riscontrata la falda acquifera potrebbe essere necessario eseguire almeno un carotaggio da istallarsi a piezometro per il campionamento delle acque di falda
  8. Campionamento delle terre da scavo/rifiuti prodotti per relativa caratterizzazione ed omologa/accesso a impianto o discarica (analisi di caratterizzazione e test di cessione)
  9. Carico trasporto e smaltimento dei rifiuti prodotti
  10. Ripristino area di scavo con materiale di cava certificato

Le operazioni di cui sopra devono che siano effettuate da ditte autorizzate alla raccolta e al trasporto di rifiuti con iscrizione all’Albo Gestori Ambientali.